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Un servizio completo ed efficiente di noleggio
La recente sentenza n. 1030/2025 della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale: la sicurezza nei luoghi di lavoro non si limita alla mera fornitura dei dispositivi di protezione individuale (DPI). Il datore di lavoro ha una responsabilità attiva nel garantire che i DPI siano non solo forniti, ma anche correttamente utilizzati e inseriti in un piano operativo di sicurezza efficace.
I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sono strumenti indispensabili per tutelare la salute dei lavoratori quando i rischi non possono essere eliminati alla fonte. Secondo la normativa, si distinguono in tre categorie:
Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008) rappresenta la cornice normativa entro cui si collocano gli obblighi relativi ai DPI. In particolare, l’articolo 77 impone al datore di lavoro di:
Nel caso analizzato, il TAR di Campobasso ha condannato un datore di lavoro per omessa fornitura del casco protettivo e assenza del Piano Operativo di Sicurezza (POS). Il ricorso presentato è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione, che ha confermato la condanna con la sentenza 1030/2025.
La Corte ha chiarito che la semplice distribuzione dei DPI non esonera il datore di lavoro dalle proprie responsabilità: è necessario verificare e garantire l’effettivo utilizzo di tali strumenti da parte dei lavoratori.
Alla luce della sentenza, emergono con forza i seguenti obblighi:
Il mancato rispetto di questi obblighi comporta sanzioni civili e penali, oltre a gravi rischi per l’incolumità del personale.
Uno dei punti centrali della pronuncia è l’enfasi sul controllo effettivo da parte del datore di lavoro. Non è sufficiente consegnare i DPI: il datore deve vigilare attivamente sull’utilizzo corretto e costante, anche attraverso:
La sentenza introduce un chiarimento importante: l’obbligo del casco non è legato esclusivamente alla caduta di oggetti. Deve essere previsto in qualsiasi contesto in cui esista un rischio generico per la testa, compresi i lavori all’aperto.
Questo principio amplia l’ambito applicativo dell’obbligo, rafforzando la tutela dei lavoratori anche in contesti apparentemente meno rischiosi.
Le aziende devono rivedere i propri processi di gestione della sicurezza alla luce di questa sentenza. Alcune azioni chiave:
Rafforzamento dei controlli interni, anche attraverso figure preposte.
La sentenza n. 1030/2025 rafforza un concetto essenziale: la sicurezza non è un adempimento formale, ma una responsabilità concreta e continua del datore di lavoro.
Se gestisci un’impresa o sei responsabile della sicurezza, è il momento di:
Per assistenza nella redazione dei POS o nella scelta dei DPI adeguati, contatta un consulente esperto in sicurezza sul lavoro. Una gestione responsabile oggi previene sanzioni e incidenti domani.
CEO di Tecnoeleva, azienda leader nel noleggio di piattaforme aeree e attrezzature per cantieri, con un forte orientamento all’innovazione e alla sicurezza. Guido un team esperto per offrire soluzioni di sollevamento efficienti e affidabili, supportando imprese e professionisti con un servizio di noleggio all’avanguardia.
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